A proposito dell'autore

Mi sono avvicinato al mondo della scrittura ormai quasi dieci anni fa, scrivendo pezzi di quelli che potevano essere racconti, storie, roma...

venerdì 18 ottobre 2019

A proposito dell'autore

Mi sono avvicinato al mondo della scrittura ormai quasi dieci anni fa, scrivendo pezzi di quelli che potevano essere racconti, storie, romanzi. L'idea per il primo manoscritto l'ebbi alla fine del 2011, quando in vacanza a Londra passai per delle stradine che si adattavano bene a un qualcosa che avevo in mente da qualche tempo. Sono stato sempre un amante dei gialli e dei noir, come ho sempre amato le opere di Arthur Conan Doyle o Agatha Christie. E così ecco che la mia mente contorta ha partorito Il Salvatore, il mio romanzo d'esordio. Ambientato nella Londra di fine '800, tra stradine innevate, grigi palazzi e atmosfere fumose. Andando avanti mi sono trovato a scrivere un romanzo ambientato ad Assisi, durante il Rinascimento. Una storia di vendetta e passioni, con al centro il furto di un dipintio. Io Sono La Vendetta vide la luce, così come, pochi mesi dopo, il mio primo racconto breve, un horror ambientato nelle foreste del nord Europa, dove uomo e natura si confrontano su un dibattito sempre attuale. fu così la volta di Rosso di Mattina la Morte si Avvicina. Ho sempre amato la fantasia e la fantascienza e qualche anno fa mi chiesi: "non sarebbe bello poter scrivere di un viaggio nel tempo che dall'origine della Terra arrivi fino a noi'" Be condensare quattro miliardi di anni in un libro è impossibile. In due forse, ci si può tentate! Serviva la storia giusta da raccontare. Messaggero del Tempo è il primo di due romanzi (scrivere tutta la storia in un solo libro era troppo!) che parlano di questo incredibile viaggio nel tempo, il primo fantasy che ho scritto. Fantasy ok, ma sempre con ancore nella storia. La seconda parte, il secondo romanzo, che concluderà la storia, dal titolo La Porta Infranta, uscirò nel 2020, se mi sbrigo a scrivere! Nel frattempo, qualche settimana fa ho pubblicato il mio secondo racconto breve: Lo Strano Caso di Cannon Street, seguito de Il Salvatore, che avevo in mente di scrivere già da tempo. Perché scrivo quindi? Perché ho l'utopistica e bambinesca fantasia che tra cento anni un lettore, leggendo le prime parole di uno dei mei libri sorrida. Come io ancora sorrido ogni qualvolta che rileggo qualcosa che mi piace, come ad esempio: "In una caverna sotto terra viveva uno Hobbit. Non era una brutta caverna..."